Se ne è andata in Italia, seconda Patria che l'ha adottata, amata, resa leggendaria. Anita Ekberg è morta a 83 anni in una Clinica dei Colli romani dove era confinata su una sedia a rotelle. Impossibilitata a muovere quelle gambe tornite e candide, rimaste nel mito perennemente sguazzanti nell'acqua della Fontana di Trevi: "Marcello, come here!" chiamava Mastroianni con tono tentatore. "Anitona", così era soprannominata affettuosamente per l'opulenza fisica; icona del boom economico degli anni sessanta che, superati gli strascichi della Guerra, aveva infuso la voglia di divertirsi, di vivere spensieratamente. "La dolce vita" la proiettò nell'empireo mondiale in un periodo in cui Cinecittà era una Mecca e gli attori divi o divine, e conducevano esistenze da sogno. Un sogno, per lei, destinato a infrangersi contro una vita poco "dolce" e molto cruda. "Ho vinto e ho perso", diceva. L'esperienza con Federico Fellini, replicata in "Boccaccio 70", "I clowns" e "Intervista", rappresentò forse l'unica di valore in una carriera resa faticosa dall'essersi sempre dovuta confrontare con il proprio mito.
Kerstin Anita Marianne Ekberg, vide i natali a Malmö, nel 1931. Eletta Miss Svezia, la partecipazione al concorso statunitense Miss Universo la avvicinò a Hollywood, ma fu solo dopo aver studiato recitazione che iniziò a ottenere piccole parti, che le valsero il nomignolo "The iceberg" per il carattere determinato. Seguirono pellicole con Rock Hudson, John Wayne, Lauren Bacall, Gianni e Pinotto; assieme alla coppia Jerry Lewis e Dean Martin prese parte a "Hollywood o morte", per cui vinse un Golden Globe come migliore attrice emergente. Poi un ruolo nel colossal "Guerra e Pace" di King Vidor. Tornata a varcare l'Oceano dopo la prima tappa romana, lavorò a fianco di Bob Hope, Frank Sinatra, Charles Bronson, Ursula Andress, Shirley MacLaine. Nella seconda metà degli anni sessanta si stabilì definitivamente in Italia, chiamata a produzioni cinematografiche europee accanto ad Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Peppino De Filippo. Seguì un lento e inesorabile declino che la vide in camei, come sex symbol o caratterista, in film di serie B. Le sue ultime apparizioni risalgono al 2002, quando prese parte alla fiction "Il bello delle donne" e, nel 2010, invitata da Carlo Conti nella trasmissione televisiva "I migliori anni".
Travagliata fu anche la vicenda sentimentale. Rifiutò la proposta di matrimonio del magnate Howard Huges, ebbe un flirt con Frank Sinatra, sposò dapprima all'attore inglese Anthony Steel e in seconde nozze l'americano Rick Van Nutter. Dopo il divorzio da quest'ultimo, le cronache rosa vociferarono di relazioni con l'avvocato Gianni Agnelli e con Dino Risi. Sola, senza famiglia né figli, da tempo il suo stato di salute era precario e versava in difficili condizioni economiche, che l'avevano spinta a inviare una richiesta d'aiuto alla Fondazione Fellini. Come da volere testamentario, il suo corpo, entrato nell'immaginario collettivo di più di una generazione, verrà cremato e le ceneri riportate in Svezia.